Il nostro servizio
La nostra scuola costruisce la propria progettualità partendo dall’elaborazione del P.T.O.F. (Piano triennale dell’Offerta Formativa), il quale costituisce la “carta d’identità” delle istituzioni scolastiche e che consente, in particolare, di presentare alle famiglie gli impegni assunti dall’ente gestore per la formazione di ogni bambino alla luce della propria identità culturale, pedagogica, programmatica, progettuale e organizzativa . Il Piano è strutturato per il triennio 2021/2023 ed è uno strumento “aperto” e rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico in base a eventuali modifiche del servizio, cambiamento delle normative o nuovi bisogni dell’utenza o del territorio. Il P.T.O.F. evidenzia i seguenti obiettivi:
• garantire un’organizzazione quanto più funzionale possibile
• condividere la progettualità complessiva dell’offerta formativa
• elevare la qualità del servizio
• permettere il confronto con i genitori per verificare i reali bisogni di bambini e famiglie
• aprire le scuole al territorio
• definire le caratteristiche specifiche delle varie scuole
• fornire le necessarie informazioni alle famiglie e agli altri soggetti coi quali le scuole collaborano.
E’ importante sottolineare che questo documento viene redatto dallo staff di Coordinamento Psicopedagogico con i Consigli delle Insegnanti di sezione a partire da una puntuale attività di osservazione, dall’analisi delle caratteristiche e dei bisogni dei bambini e delle risorse del territorio, nonché dall’attenta valutazione delle competenze professionali del personale scolastico. Ogni scuola, inoltre, nel rispetto degli orientamenti generali definiti dal Piano Formativo condiviso, definisce lo specifico “Progetto Didattico annuale” con la supervisione dello Staff di coordinamento che tiene conto delle specifiche esigenze emerse nelle singole sezioni. L’utilità della progettazione annuale invece, è quella di stabilire gli strumenti operativi in modo da aiutare il bambino a trovare risorse che gli permettano di sviluppare dei processi operativi di apprendimento, procedendo per tentativi, obiettivi o errori. Il bambino attraverso ciò raggiungerà i propri traguardi di sviluppo seguendo le indicazioni Nazionali per il curriculo:
“La scuola dell’infanzia ,nella nostra struttura anche sezione Primavera, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai due ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, «ripetere», con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità”.
Il presente documento è conservato nei locali della scuola a disposizione di chiunque voglia consultarlo; viene consegnato all’atto dell’iscrizione al genitore per conoscenza e accettazione; viene presentato ad ogni famiglia durante il primo incontro plenario con le famiglie nuove iscritte e inserito nel fascicolo con tutta la documentazione necessaria alla frequenza del bambino